sabato 19 aprile 2014

Il Principe Azzurro, detto anche +1 da Giuliano


Bello come il sole, anzi come Ewan McGregor. Mozzafiato di faccia, di corpo, di sedere.
Sì che ci sono andata a letto, e adesso ve la racconto per benino.
Allora, tutto comincia quando scopro che ho una vicina di casa italiana. Accidenti, mi dico, ho cambiato appartamento apposta per non stare con gli italiani!
Però avevo un bisogno disperato di un'amica, una ragazza intendo, ero perennemente circondata da ragazzi maschi quindi niente chiacchierine, tisane, "amorino", "stella" ma Playstation, droghe, "oh vecchio", "hey bomber".
In pratica Tamish la invita da noi per vedere la camera di Alicia e Tom, casa sua presto sarebbe stata venduta. Si chiama Nicoletta, è siciliana, 23 anni, carina e sveglia. Colpo di fulmine, ci scambiamo i cellulari, il giorno dopo mi invita da lei a bere un caffè. Scavalco il cancello davanti il mio portone, non mi prendo nemmeno la briga di fare il giro. La villetta dove vive è da capogiro: immensa, cucina come quelle dei cataloghi, tre divani, mega televisore. Buia forse, ma non perché non ci siano finestre grandi a sufficienza, ma perché Brad, Roy e Peter sono tre metallari e amano vivere nell'oscurità. Un giorno Brad e Nicoletta litigheranno amaramente per gli addobbi di Natale, ma ve lo racconterò più avanti. Chi ha avuto la pensata di comprare un alberello addobbato con le renne e le campanelle e di piazzarlo in sala secondo voi?
Anyway, dal caffè le chiacchiere si involano come i piccioni di Piazza San Marco, e finiamo col fare tardi. Abbiamo la gola secca e tanto ancora da dirci così saliamo su un tram e ce ne andiamo in CBD. Qui becchiamo un gruppetto di altri italiani che Nicoletta aveva conosciuto una settimana prima non mi ricordo dove. Vengono dalla Sardegna, inglese zero. Uno di loro è di Porto Sant'Elpidio e quando gli dico che sono di origini maceratesi si illumina d'immenso: "te pijasse un corbu, finalmende chi'du che me capisce quannu parlo".
Ci spostiamo in un locale per una birra. Non c'è tanta gente, anzi è mezzo vuoto e oltre a noi c'è un gruppetto di signori che sippano superalcolici vari. Al bancone dico qualcosa io o sono loro ad attaccare bottone, non mi ricordo. Ce l'ho nel sangue parlare con la gente nei bar, proprio come i vecchi. Scopro che i signori sono fuori città per lavoro e che si trovano a Melbourne per una conferenza su boh, le zanzariere anti-furto?
Le ragazze mi raggiungono presto. Mi fanno subito notare che uno dei presenti "è un figo da paura". Allora, l'età media è 35 anni, chi piú chi meno. Un 27enne che ne dimostra 40 viene da New York, lavora come pubblicitario e ha una camicia rosa salmone orribile. Un altro della stessa età è senza grazia, a prescindere dall'abbigliamento, poi c'è Ewan McGregor. Sono sincera, a parte che era belloccio, sul momento non me lo calcolo tanto. Ma lui sí. Yeah. Le ragazze ci provano in tutti i modi, una gli chiede addirittura una foto insieme. Lo scozzese, come ci ha detto di essere, però guarda solo me. Sapete, di bellocci ce ne sono tanti in giro ma quando qualcuno ci dedica attenzioni particolari, si dimostra gentile e senza pretese ecco che allora piano piano fa breccia e si guadagna il titolo di maschio Alfa. E a proposito di alfa, tutto procede secondo natura.
Lui fa il brillante, cerca di essere interessante, io gli sorrido educatamente ma senza slanci.
Lui persevera, +1. Le mie amiche pure, vediamo se abbandona per prede più facili. Lo metto alla prova, mi imbrutisco, fischio come un pastore e lo sfido a fare altrettanto (è un principino a modino, di quelli con la camiciola, tutto profumato, ste cose non le fa).
Le fa, le fa! Fischia, ma non ci riesce, e mi guarda con la faccia triste, +2. "Però so fare questo" e tenendosi per un piede con l'altra gamba fa una specie di acrobazia. Cavolo questo è scemo forte, mi dico, +20 punti.
Le altre non le guarda proprio, +30. Nicoletta "20$ se te lo trombi!". Cominciamo a parlare, è intelligente, simpatico soprattutto, ha il senso dell'umorismo (ho un debole per chi mi fa ridere), +10. Mi chiede se mi piacerebbe avere un giorno dei figli: lui tanto, ma non ha ancora trovato la donna giusta (ps: ha 37 anni), +50 punti a lui, -50 punti a me perché ho abboccato come una quaglia (le quaglie abboccano? Peggio ancora). 
Alla fine mi bacia.
Le mie amiche decidono di cambiare locale. Lui mi chiede che voglio fare.
"Andare con le mie amiche ovviamente, che domande!"
Principe quanto vuoi, ma chi ti conosce? Non è che voglio fare la pulita, ma sono a Melbourne con delle ragazze folli, voglio ballare tutta la notte e fare mattino ululando alla luna.
Sono decisa, non esiste, non mi va. Finché con slancio inaspettato si guadagna altri +20 punti "Senti, domani mattina ho l'aereo per Sydney, forse non ci vedremo mai più; giuro, ti prometto, non ti toccherò con un dito, voglio solo parlare ancora un po' con te, trascorrere le ultime ore in tua compagnia".
Rimango con un cipiglio. Fuori in strada intanto comincia a piovere. È una pioggia gentile che inumidisce il viso e fa brillare l'asfalto. Senza che io risponda, Stephen mi carica sulle sue spalle e a cavallo mi porta via con sé.
Nel taxi sono un po' spaventata, ci sono anche i suoi amici. Lui se ne accorge e mi da le sue chiavi della stanza, "queste tienile tu".
Arriviamo ai piedi di un grattacielo, South Yarra, zona ricca. Saliamo in alto alto alto!
L'appartamento è qualcosa di incredibile. Ha un lato completamente finestrato, si vede tutta Melbourne da lassù, e il mare sotto, e le barche illuminate. Uno dei suoi amici mette un po' di musica, mi chiede se voglio qualcosa da bere ma non mi va niente. I suoi amici non mi piacciono, sono volgari, non capisco troppo bene quando parlano ma di sicuro niente di buono.
Decidiamo di andare a dormire. Stephen mi chiede se voglio usare il suo spazzolino, poi si lava i denti lui. Ci mettiamo a letto vestiti. Lui mantiene la parola.
Poi, come era previsto che accadesse:

Volare, oh-oh, cantare, oh-oh-oh-oh, nel blu, dipinto di blu, felice di stare lassù... 

e

Quando sei qui con me, questo soffitto viola no, non esiste più, io vedo il cielo sopra noi...

o anche,


Io che non vivo più di un'ora senza te, ma come posso stare una vita senza te! Sei mia, sei mia, mai niente lo sai, separarci un giorno potrà...


Poi, chi l'ha sentito più. Gli ho mandato un messaggio, così per provare, ma niente, nessuna risposta. Sparito, dileguato, sciolto nell'inchiostro nero della notte.
"Baldi non ci rimanere male: segna +1 e tira avanti".
Ma sí, tanto che ci posso fare? Giuliano ha ragione.

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